Isole d’istanti

Cos’ha significato questo isolamento per noi? Questa la prima domanda che ci siamo posti quando Claudio ha chiesto a ciascuno di scrivere un brano per questo progetto. Ognuno ha dato una risposta secondo la propria sensibilità, avendo percezioni molto diverse di questo periodo. Per molti il tempo a disposizione è stata una manna dal cielo, per altri un momento critico sul rapporto con la scrittura. Per tutti è stata un’occasione di riflessione sull’assenza, di ogni tipo: di stimoli, di relazioni, di suggestioni.

La creatività di ognuno ha riempito diversamente questo vuoto. […] Sono nate così sette passeggiate virtuali, una per ogni giorno della settimana, in cui il richiamo al famoso lied Der Wanderer di Schubert diventa un espediente per le nostre riflessioni. Il violoncello è il viandante, che attraverso la raccolta diventa personificazione di un io immaginario. In queste passeggiate entra in relazione ad altro o altri da sé: un pensiero inaspettato, un luogo, un’altra persona, un suono.”

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ESTOVEST FESTIVAL
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